La festa della donna: ricordiamo le
origini
Viene celebrata l'8 marzo e trova le sue origini nelle
manifestazioni delle donne all'inizio del ventesimo secolo in Europa e negli
Stati Uniti.
La giornata della donna è stata ufficializzata dalle
Nazioni Unite nel 1977 e permette a tutti di ricordare sia le conquiste
sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le
violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.
Proprio
in merito alla violenza sulle donne in quest’anno 2014 proponiamo questa breve
ma significativa affermazione di Luciana Littizzetto:
"L'amore
rende felici e riempie il cuore, non rompe le costole e non lascia lividi"
Calderone, lavoro donne è valore per
economia
Il commento della
presidente del Cup e del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro in
occasione dell'8 marzo 2013.
Roma, 8 mar. (Labitalia)
- "L'animo propositivo che ci guida ci spinge a dire che il lavoro
femminile è un valore per l'economia". Così Marina Calderone,
presidente del Cup (Comitato unitario delle professioni) e del Consiglio
nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, dalle colonne di 'Italia
Oggi', ripercorre, in occasione della festa della donna, i passaggi
fondamentali che caratterizzano il lavoro femminile, sia dipendente sia
autonomo.
"Continuare a
dividere i settori lavorativi in subordinato e autonomo -sottolinea ancora
Calderone- è un esercizio sterile che non dà prospettive al Paese.
Dobbiamo arrivare a un sistema avanzato di tutele anche per chi esercita
l'attività in modo autonomo e, in tale settore, ancor di più per le donne che
hanno pochissima assistenza".
E le donne, secondo
Calderone, possono e devono giocare un ruolo fondamentale nella
ripresa dell'economia. "Nel lavoro -rimarca- bisogna offrire alle
donne le stesse opportunità, potenziando ulteriormente la flessibilità e i
congedi parentali. Le statistiche parlano di una crescita dell'economia
al crescere del lavoro femminile. Far lavorare di più le donne -aggiunge-
significa far andare meglio l'economia".
Ci deve essere anche
attenzione per le donne professioniste. "La riforma degli ammortizzatori
sociali in fase di strutturazione -spiega Calderone- prevederà il welfare
anche per i liberi professionisti e in tal senso cercheremo di tutelare
ancor di più le donne professioniste".
E da Calderone arriva
anche un appello alla componente maschile della società. "Si chiede agli
uomini - rimarca- di prendere atto del valore delle donne e di condividere
maggiormente il peso e le responsabilità della famiglia e del lavoro. Il
valore delle donne, il senso del dovere e la passione con la quale affrontano
le sfide nella società e nel lavoro richiedono il riconoscimento da parte
degli uomini. Non può più essere disconosciuta -conclude- la ricchezza che
le donne forniscono e l'apporto che ogni giorno danno al Paese"