Dal
06 dicembre scorso non sono più
ammessi i pagamenti in contanti per somme superiori a 1.000,00 €.
Questa nuova
disposizione è stata introdotta dall’art. 12 del D.L. n. 201 del 06 dicembre
2011 (decreto “salva-Italia”) modificando l’art 49 del D.Lgs. n. 231 del 2007
e, quindi, riducendo da 2.500,00 € a 1.000,00 € l’importo massimo per
l’utilizzo dei contanti.
L’infrazione di tale regola è punita con
una sanzione, sia a carico di chi paga
che di chi riceve, che può variare dall’1 % al 40 % di quanto pagato.
Quindi, per esempio, per il
versamento delle buste paga di importo netto superiore ai 1.000,00 € è
assolutamente vietato il pagamento in contanti. In
questi casi si deve procedere con bonifico o
assegno non trasferibile.
Inoltre la norma non può essere
assolutamente aggirata procedendo al pagamento in più rate. Infatti se il
documento (busta paga) ha un totale superiore a 1.000,00 € anche il versamento
rateizzato deve essere fatto con bonifico o assegno non trasferibile.
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